martedì 26 luglio 2011

27 LUGLIO
SAN PANTALEONE
S.
S. Pantaleone è oggetto di venerazione in Oriente, dove viene chiamato il grande martire ed è invocato come taumaturgo. Fiale contenenti una certa quantità del suo sangue (raccolto, secondo la tradizione, da Adamantio, testimone del martirio) sono conservate a Costantinopoli ed a Ravello: altre reliquie del santo si trovano nella basilica di Saint-Denis a Parigi; la sua testa è venerata a Lione. Alcune reliquie sono conservate anche nella chiesa di San Pantalon (così è chiamato dai Veneziani san Pantaleone) a Venezia.
L'ampolla conservata in Ravello presenta il fenomeno dell'annuale liquefazione del sangue nel mese di luglio; San Pantaleone, medico e martire, Patrono di Ravello, rappresenta il cuore della devozione e della tradizione ravellesi. La Cappella dedicata al Santo, voluta sin dal 1617 dal vescovo Michele Bosio, per una più sicura e degna collocazione della Reliquia del sangue del martire, fu realizzata nel 1643 durante il governo del vescovo Bernardino Panicola, che ne fece la traslazione con una solenne processione per la città. Lo stesso fenomeno si verifica anche nell'ampolla custodita a Montauro.

Il Martirologio Romano fissa per la memoria di s. Pantaleone il 27 luglio. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

ANTICA CORONCINA

RlT. Vincitore dell'atro sangue, vivi eterno nel tuo sangue Santo Martire Pantaleone abbi di noi compassione.

I Inclito Martire e nostro speciale Protettore San Pantaleone, Voi che invocando il nome santo di Dio, restituiste la vista ad un misero cieco, otteneteci dall'augusta Trinità la vista interiore per conoscere la vanità delle cose terrene e disprezzarle, per amare solo quelle celesti, che danno beni eterni. Pater, Ave, Gloria

Rit.

II Incomparabile Martire di Gesù Cristo e nostro speciale protettore San Pantaleone, come richiamaste a novella vita, invocando il nome santo di Dio, un fanciullo ucciso da una vipera, così vogliate ottenere a noi dalla beata Trinità di essere sempre immuni dal peccato mortale, che uccide l'anima, e di apprezzare solo la grazia, che ci santifica. Pater, Ave, Gloria

Rit.

Ill Invitto martire della fede e nostro speciale protettore San Pantaleone, voi che, invocando il nome santo di Gesù Cristo, guariste istantaneamente un povero infermo, che non aveva più speranza di vivere, a confusione dell'empio Massimiano e dei sacerdoti idolatri, otteneteci dall'una e individua Trinità di non disperare mai dell'eterna salvezza, a confusione dell'empio nemico dell'anima nostra e di quanti disprezzano la nostra santa religione. Pater, Ave, Gloria

Rit.

PREGHIAMO Gloriosissimo nostro protettore San Pantaleone, eccoci prostrato innanzi al vostro altare umiliati e confusi per chiedervi grazie. Dal trono di gloria ove godete beato, piegate benigno il vostro sguardo ed otteneteci, vi preghiamo, da Dio Uno e Trino, uno spirito di vera fede, una ferma speranza di salvarci per i meriti di Gesù Cristo ed un ardente amore verso Dio con vivo dolore dei nostri peccati. Vogliamo credere, come voi credeste: senza rispetto umano e pronti a professare pubblicamente senza arrossire la medesima vostra fede, vogliamo sperare, come voi speraste: senza timore e senza incertezze. Vogliamo amare, come voi amaste ardentemente e generosamente fino alla morte: vogliamo sempre glorificare Dio, come voi lo glorificaste, con una vita fatta di opere sante e con la fedele osservanza delle promesse nel santo battesimo. Come voi, vogliamo vivere e morire nella divina volontà del padre celeste. Sì, impetrateci il cumulo di tutte le grazie soprannaturali necessarie per la vita dell'anima e quelle temporali per la vita del corpo. Il vostro sangue, che qui gelosamente conserviamo e veneriamo, ci assicura di essere esauditi. Ci è di conferma il suo ininterrotto miracoloso liquefarsi nel giorno vostro natalizio, che la più spiccata prova della vostra perenne protezione. Con la voce di questo vostro sangue, pregate Gesù Salvatore, affinché per i meriti del suo preziosissimo sangue, dopo aver amato e servito in terra, possiamo un giorno possederlo con Voi in cielo e glorificarlo in eterno. Amen.


INNO:
Ravelli pignus optimum,
Nicomediensis incola,
Cleri plebisque clypeus,
Pater pupilli et orphani.

Ad hanc Cruoris incliti
Fideles aram pergimus,
Pantaleonis gloriam,
Opem fidemque pangimus.

Artem fallacem deserens
Hyppocratis, signaculo
Crucis, ad vitam parvulum,
Perempto vocas aspide.

Patrem gentilem dogmata
Religionis edocens,
Paris Olympo et gratiae
Qui mundo te produxerat.

Nam fides saxum sublevat
Plumba liquata denegant
Athletam Christi tangere;
Nec audet unda merger.

Mox viret arbor arida,
In qua tu e vita tolleris,
Et quem fudisti sanguinem
Nos hic bullientem cernimus.

Te protegente, defuit
Numquam Ravello quidpiam;
Cives, te duce, et advenae
Coelorum sedes occupent.

Sit Trinitati gloria,
Et laus per omne saeculum,
Quae contuendum credidit
Tanto Ravellum Martiri. Amen.

Ora prò nobis, sancte Pantaleon.
Ut digni effìciamur promissisonibus Christi

OREMUS Deus, qui beatum Pantaleonem martyrem tuum varia tormenta superare fecisti, et prò persecutoribus exorare, concede propitius, ut qui ejus imploramus auxilium, misericordia tuae sentiamus effectum. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

PREGHIERA O glorioso medico e martire San Pantaleone, con tutta umiltà e fiducia io ricorro a te, per chiederti grazie ed aiuti. Da Dio, uno e trino, ottienimi uno spirito di viva fede, una ferma speranza di salvarmi per i meriti di Gesù Cristo ed un ardente amore verso Dio con profondo dolore dei miei peccati. Tu, che restituisti la vista ad un misero cieco, ridesti la vita ad un fanciullo ucciso da una vipera e guaristi istantaneamente un povero infermo, rivolgi anche a me il tuo sguardo misericordioso e prega Gesù, perché mi conceda di guarire da tante infermità dell'anima e dalla malattia del corpo e soprattutto mi ottenga di poter vivere in eterno, insieme con te, la vita della gloria eterna in Paradiso. Amen.

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