lunedì 10 ottobre 2011

Egitto, strage di Cristiani copti al Cairo

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Il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, ha convocato una riunione di emergenza del governo all'indomani degli scontri fra cristiani copti e le forze dell'ordine che hanno provocato 24 morti al Cairo. Lo riferisce la tv di Stato. La riunione, che avrà luogo oggi pomeriggio, è stata annunciata dopo l'arresto di almeno 40 persone nella notte in seguito agli scontri che hanno provocato più di 200 feriti, secondo un responsabile della sicurezza.

FRATTINI: SPERO CONDANNA UE, PUNIRE RESPONSABILI - "Spero che vi sarà la condanna di tutto il Consiglio dei ministri Ue per le gravissime violenze contro i copti cristiani dell'Egitto" e "sono certo che le autorità egiziane vorranno investigare e processare subito i responsabili": così il ministro Franco Frattini, al suo arrivo al consiglio Ue a Lussemburgo.
In Egitto, "c'é un'escalation che ci preoccupa molto. Questa è una sfida per il governo transitorio che deve dimostrare che la prevenzione e la reazione saranno più energiche di quelle avute sotto il regime di Mubarak". Lo ha detto Franco Frattini che ha auspicato una reazione "non solo sufficiente, ma anche forte". La punizione dei responsabili delle violenze contro i copti in Egitto "sarebbe un buon segno in vista della prima tornata delle elezioni di novembre", ha detto.
In Egitto, sarebbero già in corso esodo di cristiani copti. E' quanto ha riferito il ministro degli esteri."Abbiamo sentito di esodi di cristiani. Si parla di 100 mila cristiani che avrebbero lasciato l'Egitto, ma non sappiamo se queste cifre sono vere", ha precisato il ministro.
"Queste violenze non si devono più ripetere", ha ammonito Frattini al suo arrivo al Consiglio Ue a Lussemburgo riferendosi agli scontri avvenuti al Cairo fra cristiani copti e forze dell'ordine con un bilancio di 24 morti e 200 feriti.

FONTI COPTE, 36 I MORTI DI IERI - Sarebbero 36 i copti morti negli scontri avvenuti ieri davanti alla sede della tv di stato, durante una protesta contro la distruzione di una chiesa ad Assuan. Lo affermano fonti copte, che hanno annunciato per oggi alle 14 i funerali nella cattedrale di Hamra. Fonti ufficiali parlano invece di 25 morti (tre dei quali soldati).
La libertà di culto è un "diritto fondamentale che va rispettato": lo ha detto l'Alto rappresentante della Politica estera della Ue, Catherine Ashton, al suo arrivo al Consiglio Esteri della Ue a Lussemburgo. La Ashton ha espresso preoccupazione per le violenze al Cairo e sottolineato che "é tempo che l'Egitto proceda verso libere elezioni" che possano portare il paese verso la democrazia.
Nuovi scontri tra musulmani e copti sono in corso nei pressi dell'ospedale in cui sono ricoverati i feriti. La protesta dei copti al Cairo era stata annunciata nei giorni scorsi e doveva radunare decine di migliaia di fedeli in piazza Tahrir per manifestare anche contro il capo del Consiglio Supremo della Difesa, maresciallo Hussein Tantaui, accusato di non essersi impegnato per far rispettare i diritti dei cristiani egiziani da parte della maggioranza musulmana (i copti in Egitto sono circa il 10 per cento della popolazione, di 80 milioni di abitanti).

I copti sono anche convinti dell'esistenza di un accordo tra i militari che detengono il potere in Egitto dalle dimissioni dell'ex presidente Mubarak, cioe" dall'11 febbraio scorso, e la confraternita dei Fratelli Musulmani, l'unica forza organizzata che sarebbe in grado di partecipare alle elezioni legislative fissate per il 28 novembre prossimo. Non sarebbe stato dato invece tempo sufficiente per organizzare campagne elettorali ai gruppi che hanno promosso e portato avanti la rivoluzione del 25 gennaio scorso che ha fatto cadere il regime di Mubarak. Oggi, mentre proteste di copti si svolgevano anche ad Assuan e ad Alessandria d' Egitto, al Cairo sono cominciati gli incidenti sui quali ancora non c'é una chiara ricostruzione ufficiale.
Secondo l'agenzia di stato MENA, le violenze sarebbero cominciate "dopo spari e lanci di pietre da parte dei manifestanti copti che marciavano verso il quartier generale della televisione per protestare contro tensioni riguardanti una chiesa di Assuan". Secondo testimoni oculari sentiti dall'ANSA, i copti che in corteo si stavano recando verso il palazzo Maspero sarebbero stati attaccati con bottiglie molotov, lanci di pietre e armi da fuoco da teppisti e "baltageya" (si definiscono cosi" in arabo violenti e criminali comuni al soldo dei controrivoluzionari). Alla reazione con lanci di pietre dei partecipanti alla manifestazione sarebbero poi intervenuti soldati e poliziotti sparando con le armi in dotazione e lanciando lacrimogeni per disperdere i protestatari. Il primo ministro, Essam Sharaf, ha lanciato stasera un appello per ammonire cristiani e musulmani a non cedere "agli appelli alla sedizione".

Fonte: Ansa.

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