La liturgia battesimale della Vigilia di Pentecoste.

pubblicata da Enzo Gallo il giorno sabato 11 giugno 2011 alle ore 10.51 ·

Sant'Agostino battezza i catecumeni, Girolamo Genga,Bergamo, Accademia Carrara


S. Agostino battezza i catecumeni,
G. Genga, Bergamo, Acc. Carrara

Ora che per mezzo del segno sacratissimo della Croce la Santa Madre Chiesa vi ha accolti nel suo seno, essa vi genererà spiritualmente con grandissima gioia, come ha già fatto per i vostri fratelli; voi siete la futura generazione di una madre gloriosa, nell’attesa che rigenerati dal sacro fonte, essa vi renda alla vera luce, voi sarete nutriti di cibi convenienti, voi che essa porta nel suo seno e che, tutta gioiosa, vi conduce felici al giorno della vostra nascita spirituale. Infatti questa madre non è soggetta alla condanna inflitta ad Eva, che genera nella tristezza e i gemiti; i figli stessi non si rallegrano ma piuttosto piangono. Quella scioglie ciò che quella aveva legato, in tal modo che l’una, con l’obbedienza, restituisce alla vita la posterità che l’altra, con la sua disobbedienza, aveva sacrificato alla morte. Tutte queste cerimonie che sono state fatte e ancora si fanno su di voi, per l’opera dei ministri di Dio: esorcismi, preghiere, cantici spirituali, insufflazioni, penitenze, prostrazioni, anche questo santo timore che si dev desiderare in tutta confidenza: tutte queste cose, come ho detto, sono gli alimenti che vi nutrono nel suo senso affinché questa madre possa presentarvi a Gesù Cristo, felici di essere stati rigenerati per mezzo del battesimo.

Voi avete anche ricevuto il Simbolo che è la difesa della vostra madre contro il veleno del serpente. E’ scritto  nell’Apocalisse dell’apostolo Giovanni: “ il dragone si pose in piedi davanti alla donna che stava per partorire, per divorare il figlio appena fosse nato” (Ap. 12,4). Il dragone è il diavolo, nessuno di voi, lo ignora, questa donna raffigura la Vergine Maria, la quale, rimanendo vergine, ha generato il vergine nostro capo, e che ella stessa, ha rappresentato l’immagine della santa Chiesa. Infatti, come essa ha generato suo Figlio rimanendo vergine, così la Chiesa, in ogni tempo, genera le membra di Gesù Cristo e non perde la sua verginità. Noi ci accingiamo, con l’aiuto di Dio, ad esporre gli stessi articoli dell’augustissimo Simbolo al fine di imprimere nei vostri animi le verità contenute in ciascuno di essi. I vostri cuori sono stati preparati poiché il nemico ne è stato cacciato.

E’ a questo nemico che voi avete promesso di rinunciare; e in questa promessa voi avete detto, non agli uomini, ma a Dio e ai suoi Angeli che mettevano per iscritto: “Rinuncio”. Rinunciate, non solo a parole, ma anche con la vostra condotta; rinunciate, non solamente con il suono della vostra lingua, ma anche per mezzo degli atti della vostra vita; non solo con il rumore delle labbra ma ancora per la testimonianza delle opere. Sappiate che avete ingaggiato il combattimento con un nemico astuto, ma antico ed avvilito. Che dopo la vostra rinuncia egli non trova più le sue opere in voi e che non ha più il diritto di trascinarvi al suo servizio. Infatti tu sei preso in fallo e smascherato, o cristiano, quando fai una cosa e ne professi un’altra, fedele di nome, altro dimostrandoti nei fatti, non mantenendo fede alla tua promessa; ora entrando in una chiesa per recitare preghiere e poco dopo andando agli spettacoli per gridare impudicamente con gli istrioni. Che cosa hai tu in comune con le pompe del diavolo alle quali rinunciasti?

Vigilia di Pentecoste
S.AGOSTINO
 Tractatus de Symbolo ad Catechumenos Liber 4 cap.1 tom.9
 Breviario Romano, Lezioni del II Notturno