giovedì 4 ottobre 2012

santuario di pompei

5 OTTOBRE
B. BARTOLO LONGO


SECONDA LETTURA
Da I Quindici Sabati di Bartolo Longo

La grazia dello Spirito Santo non ammette lungo ri­tardo: vuole fedele corrispondenza, ed esige pronta riso­luzione. E Maria, docile ai movimenti dello Spirito Santo, corrisponde subito a Dio. Non appena concepisce nel suo seno il Redentore degli uomini, è pronta a sod­disfare il desiderio di Lui, di beneficare il genere umano e distruggere il peccato. Iddio voleva santificare il Pre­cursore Giovanni, manifestare la gloria e la potenza del suo Figlio fin dai primi momenti della sua Incarnazione e riempire le due avventurate madri di una nuova letizia e di nuove grazie. Maria, tutta piena di amor di Dio e di carità del prossimo, sollecitamente lascia la sua umile dimora di Nazareth in Galilea, e intraprende il lungo e faticoso viaggio sino ai monti della Giudea. Pensa alle numerose ispirazioni buone che hai soffocate nel tuo cuore, cui forse erano legati disegni particolari di Dio per la gloria sua, per la salvezza tua, e per il vantaggio del prossimo! Guarda: Elisabetta, già inoltrata negli anni, attende un figlio; ella ha bisogno di una confidente che l'aiuti e la consoli. E l'amorosa Vergine che vince in amore e in bellezza i Serafini, non indugia nella decisio­ne, non va lenta nel suo viaggio, ma con fretta. Le è forte stimolo la carità del prossimo. L'amore di Dio, quando regna nel cuore, non resta mai ozioso, spinge sempre l'a­nimo al bene del prossimo senza avere rispetto alle pro­prie inquietudini; poiché l'amore di Dio e quello del prossimo è uno stesso amore, il quale si rivolge ora al Creatore ora alle creature. Questa virtù sola guida ed ani­ma Maria, e non l'amore dello svago e del piacere, non quel desiderio di vedere e di essere veduta, quella curio­sità e quella ostentazione, che sono, per non dire di più, i frequenti motivi delle visite che noi facciamo. Consi­dera come Maria salutò Elisabetta. La vera carità pre­viene gli altrui desideri senza alcun temporale interesse. Se la carità divina non ci avesse prevenuti, e non ci pre­venisse tutti i giorni, avremmo noi conosciuto Iddio?
Penseremmo noi a Lui? Al saluto di Maria, a quella voce fatta strumento del Verbo di Dio, segue il più gran­de di tutti i miracoli: Gesù, dal seno di sua Madre, santi­fica Giovanni che esulta nel seno della propria madre, e riempie Elisabetta di Spirito Santo. Impara che ciò che aspetti dal Cielo, solo per mezzo di Maria lo puoi otte­nere. La prima grazia comunicata agli uomini dal Verbo incarnalo l'ha fatta dal seno e alla voce di Maria. O Ma­dre di grazie, quanto è mai potente la tua voce! Falla sen­tire al mio cuore, o almeno falla sentire al tuo Figlio in favore mio!

ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso, che nel beato Bartolo Longo, apostolo del Rosario e padre dell'infanzia abbandonata hai voluto donarci un mirabile esempio di fede e di carità, concedi a noi, per sua intercessione, di vedere e amare Cristo Gesù in ogni nostro fratello. Per il nostro Signore …

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