mercoledì 13 novembre 2013

ripazione contro le bestemmie

PROTESTA
DI
RIPARAZIONE
DELLE BESTEMMIE
VOMITATE
CONTRO LA
DIVINA PERSONA
DI GESU’ CRISTO
VERO DIO E VERO UOMO

 a cui sia ONORE, 
GLORIA E BENEDIZIONE
Ora e Sempre e né Secoli dé Secoli

Con permissione
ecclesiastica
Lit. Bertola. Piacenza
1873




SIA LODATO E RINGRAZIATO 
GESU’ CRISTO 
VERO UOMO E VERO DIO


Divinissimo Signor mio GESU’ CRISTO, ora che gli empi insieme congiurati van­no con orrenda profanazione scagliando contro la Vostra Divina Persona mille ingiurie e bestemmie, sarei troppo debole, troppo vile, troppo indegno del glorioso nome di cristiano, se con tutta la forza dell' anima mia non sorgessi insieme coi Cattolici di tutto il Mondo a proclamare al cospetto del Cielo e della Terra che Voi solo siete « il vero Figliolo di Dio Vivo, I' unico Salvatore e Redentore del Mondo » per cui solo è dato agli uomini di poter conseguir l'eterna vita. E come vero Dio e vero Uomo, Signore del Cielo e della Re de' Re e Dominatore dei Dominanti, io vi credo, vi confesso, vi adoro e glorifico, pronto, se d' uopo, a confermare col mio sangue tutte quante le verità della santa Fede e della divina Dottrina da Voi insegnatemi per mezzo della Chiesa Cattolica. Ricevete, o Divino GESU’, vero Dio o Salvator mio, questa mia protesta di  fede fermissima, ed insieme tutte quelle immense laudi e benedizioni ch' io vi desidero, e che a Voi per la infinita ed ineffabile dignità vostra sono dirittamente dovute. Questo vi offro e bramo offerirvi ogni giorno, anzi ogni momento, e a rendervi grazie e laudi perenni tutti gli Spiriti celestiali scongiuro nel tempo stesso che con affettuosi preghi invito tutti i Credenti in Voi a cantar meco incessantemente:

Sì, ti credo e ti confesso,
O Gesù, mio Salvator;
Tu scendesti dall’ amplesso
Dell' Eterno Genitor.

Assumesti umana spoglia
Di Maria nel vergin sen,
A scampar da eterna doglia
L’ uom ribelle al Sommo Ben.

E traendo, immacolato,
La tua vita nel dolor,
Sulla Croce, abbandonato,
Riscattasti il peccator.

Poi risorto vigoroso
Dalla tomba in tua virtù,
Ritornasti vittorioso
Alla gloria di lassù.

Dove regni onnipotente
Dio col Padre e 'l Santo Amor,
Cui s' inebina riverente
Cielo e Terra e Inferno ancor.

Dove è data a te Signore
Ogni gloria e potestà,
Dove reggi pien d' amore
La redenta umanità.

Nel gran giorno d'ira e pianto,
Quando sciolto il Mondo andrà,
Scenderai Giudice Santo
In tremenda maestà.

Al clangore della tromba
Ogni uomo sorto in piè
Escirà della sua tomba
E trarrà dinanzi a te.

Come,dolce allor sarai
Col fedele che t' amò,
Sì terribil ti farai
Contro l' empio che t' odiò.

E dannati i maledetti
Ad eterno aspro penar,
Teco al cielo, i benedetti
Saliranno ad esultar.

Buon Gesù, qual fia la sorte
Riserbata a me tapin?
Ah mi salvi la tua morte
Ed il sangue tuo divin!

"Vero Uomo e vero Dio
Ti confesso e credo in Te
Per te sol lo spirto mio
Spera eterna in ciel mercè.

E di ciò mi desti il pegno
Della fè nel gran Mister,
Dove cibi all' uomo indegno
La tua carne e 'l sangue ver.

Ineffabile Mistero!
"Vera manna celestial,
Che ristora il prigioniero
Nell' esilio d' ogni mai!

O Gesu’, mia vita e speme;
O Gesu’, mio solo ben ;
Del tuo amore il santo seme,
M' alimenta ognora in sen.


E per chi ti muove guerra,
Rinnegando tua virtù,
A pietade il cor disserra, 
O santissimo Gesù! 

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