lunedì 16 giugno 2014

simboli di pace?

Il significato nascosto dietro i simboli della pace

9 maggio 2011 alle ore 16.36
Bandiera della Pace e "segno d'otarda"Bandiera della Pace e "segno d'otarda"

Contrariamente a quanto comunemente si crede, dietro ad alcuni dei simboli più noti dei nostri tempi si celano significati nascosti che fanno riferimento a movimenti "filosofici" nati nell'800 e sintetizzati a partire daglii anni '60 in quel variegato movimento che oggi chiamiamo "new age".

Vediamo cosa scrive «Fides», l’agenzia della Congregazione vaticana per l’evangelizzazione dei popoli, riguardo alla "bandiera della pace":

«Come mai uomini di Chiesa, laici o chierici che siano, hanno per tutti questi anni ostentato la bandiera arcobaleno e non la croce, come simbolo di pace? Sarebbe interessante interrogare uno per uno coloro che hanno affisso sugli altari, ingressi e campanili delle chiese lo stendardo arcobaleno...[...]...questi uomini e donne di chiesa sanno qual è l’origine della bandiera della pace? Molti probabilmente no. Altri, pur sapendo, non se ne preoccupano più di tanto».

Le origini della bandiera della pace vanno ricercate, spiega l’agenzia, «nelle teorie teosofiche nate alla fine dell’800. La teosofia (letteralmente “Conoscenza di Dio”) è quel sistema di pensiero che tende alla conoscenza intuitiva del divino». Da sempre presente nella cultura indiana, ha preso la sua moderna versione dalla Società Teosofica, «un movimento mistico, esoterico, spirituale e gnostico fondato nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky, più nota come Madame Blavatsky». Il pensiero della corrente rappresentata dalla bandiera arcobaleno si basa sullo «gnosticismo» (la prima e più pericolosa tra le eresie), sulla «reincarnazione e trasmigrazione dell’anima», sull’esistenza di «maestri segreti» e riconduce al New Age, mentalità che predica la libertà più assoluta e il relativismo, l’idea dell’«uomo divino», il rifiuto della nozione di peccato.

l'intero articolo si può leggere qui: Vaticano: "Bandiere arcobaleno via dalle chiese"

...ma dov'è "il trucco" in questo simbolo apparentemente innocuo...?...andiamo al libro della Genesi...

"..e disse Dio: Ecco il segno (l'arcobaleno) del patto che io faccio tra voi e Me e con tutti gli animali viventi che sono con voi per generazioni eterne..." Genesi 9.12

L'arcobaleno è dunque il simbolo di un patto fra Dio, gli uomini e la natura. Secondo la Bibbia infatti, dopo il diluvio, a ricordo del patto di non mandare più una distruzione simile in futuro sul genere umano, Dio fece comparire un arcobaleno sulla terra.
Il problema però è che in natura i SETTE colori dell'arcobaleno sono invertiti rispetto alla bandiera della pace (o Bandiera Arcobaleno). Nell'arcobaleno il rosso si trova in alto.

Ma cosa significa questo? ...è molto semplice:

L'inversione della Croce, di una preghiera (il Padre Nostro durante rituali satanici viene recitato al contrario) o il rovesciamento di altri simboli Cristiani o afferenti a Dio, rappresenta un offesa alla divinità ed al contempo una preghiera all'oppositore, cui tutti questi movimenti "filosofici" più o meno velatamente fanno riferimento.

leggiamo dunque qualcosa di questa Helena Petrovna Blavatsky fondatrice della società teosofica a cui la "Bandiera della Pace" si rifà:


- "Satana e il suo esercito proveranno di essere diventati i diretti salvatori e creatori dell'uomo divino. Così Satana, una volta che non sarà più visto nello spirito superstizioso della chiesa, crescerà in questa grandiosa immagine. Satana è il Dio del nostro pianeta e il solo Dio"
-  «Lucifero è luce divina e terrestre, allo stesso tempo lo "Spirito Santo" e "Satana"»

Per un certo periodo, la Società Teosofica pubblicò una rivista intitolata Lucifer, un periodico mensile che proclamava la dottrina capovolta secondo cui Lucifero verrebbe a riscattare l'umanità.

La testata della rivista teosofica LuciferLa testata della rivista teosofica Lucifer

Nel numero di febbraio del 1917 la rivista Teosophy, l'organo ufficiale della Loggia Unita dei Teosofi di Los Angeles, apparve la ristampa di un articolo precedentemente pubblicato su Lucifer, che forniva un racconto dettagliato della Creazione secondo la Teosofia: 
«E quando disse Dio: "Sia la luce", l'Intelligenza fu creata e la luce apparve. Poi, l'Intelligenza che Dio aveva alitato, come un pianeta liberato dal Sole, prese la forma di uno splendido Angelo, e i cieli lo salutarono con il nome "Lucifero". L'Intelligenza si risvegliò e penetrò nelle proprie profondità appena sentì questo apostrofo della Parola divina: "Sia la luce". Egli percepì di essere libero, poiché Dio aveva comandato che fosse così, e rispose, alzando la testa e aprendo le ali: "Io non sarò Schiavitù". [...] Quindi Dio sciolse dal suo petto il filo di splendore che tratteneva lo spirito superbo, e mentre lo guardava tuffarsi nella notte, segnando in lui un cammino di gloria, amò il figlio del suo pensiero, e sorridendo con un sorriso ineffabile, gli mormorò: "Era una cosa buona questa Luce"! Forse che Lucifero, nell'immergersi nella notte, disegnò con lui una pioggia di Stelle e di Soli per mezzo dell'attrazione della sua gloria»?

«Anche Satana si maschera da angelo di luce»  San Paolo (2 Cor 11, 14)

 Opera di Jean-Baptiste Regnault (1754-1829) intitolata La Liberté ou la Mort (1795): al centro, il Genio della Rivoluzione tra la Libertà e la Morte. Notate che la Libertà stringe nella mano sinistra una Squadra e un Filo a piombo, due attrezzi simbolici eminentemente massonici.
I riferimenti simbolici presenti nella figura rivoluzionaria del "genio" rimandano chiaramente a Lucifero

Opera di Jean-Baptiste Regnaul
t (1754-1829) intitolata La Liberté ou la Mort (1795): al centro, il Genio della Rivoluzione tra la Libertà e la Morte. Notate che la Libertà stringe nella mano sinistra una Squadra e un Filo a piombo, due attrezzi simbolici eminentemente massonici. I riferimenti simbolici presenti nella figura rivoluzionaria del "genio" rimandano chiaramente a Lucifero

Per una breve storia della Teosofia vedi questo PDF a cura del CCSG (Centro Culturale S.Giorgio)
L'ascesa di Lucifero

- Affrontiamo adesso il discorso relativo al secondo dei simboli, il cosiddetto "segno d'otarda" --

Simbolo della trasmigrazione gnostica delle anime è il “segno d’otarda”, ovvero l’impronta lasciata da questo grosso uccello dell’Europa centrale, che, spesso, è racchiuso in un cerchio a simboleggiare l’eternità. La grande otarda, Otis tarda  Wikipedia: Otarda è forse il più pesante uccello vivente in grado di volare (a fatica). Un maschio adulto è lungo normalmente 1,1 metri, ha un'apertura alare di 2,4 metri e pesa circa 12 kg. L'Otarda è caratterizzato, tra l'altro, da un grosso collo le cui allusioni fallichesono la ragione principale (oltre alle difficoltà nello spiccare il volo) per cui è diventata un simbolo della gnosi (conoscenza).

OtardeOtarde

Impronta dell'OtardaImpronta dell'Otarda


Gli gnostici rigettano la Resurrezione dopo la morte, e la sostituiscono con le Reincarnazione o “Trasmigrazione dell’anima in altri corpi”.Quadro di Loggia del grado "Maestro Libero Muratore" (è presente il doppio segno d'otarda)Quadro di Loggia del grado "Maestro Libero Muratore" (è presente il doppio segno d'otarda)
Sul Dizionario dei simboli, si legge che il simbolo di questa trasmigrazione è il “segno d’otarda”, ovvero l’impronta lasciata dalla zampa del grosso ucello trampoliere “otarda”.
Sul Dizionario, inoltre, leggiamo che se le impronte dell’otarda sono due e appaiate esse “sottolineano il ruolo di intermediazione tra la Terra e il Cielo”.

L’alto iniziato René Guenon, a proposito del Maestro, scrive: «Il Maestro è assimilato all’“Uomo vero”, posto tra la Terra e il Cielo ed esercitante la funzione di “intermediario”».
(Nella figura a sinistra, tale “funzione” è simboleggiata condue segni d’otarda”.)

Ma vediamo cosa dice di questo antico simbolo pagano, l'allora Cardinale Ratzinger in un'intervista di qualche anno fa rilasciata a Don Bepino Cò

«Il “segno d’otarda” è di antica origine anglosassone, ed è passato poi nelle sètte paramassoniche dell’Ordo Templi Orientis e della Golden Dawn. Esso significa l’emancipazione da Dio, l’assoluta libertà morale:
«Vogliamo spazzar via tutte le macerie che il cristianesimo ha ammassato sul vecchio mondo, affinché l’antica religione della Natura riprenda nuovamente i suoi diritti». L’otarda ha un’evidente allusione fallica, e appariva frequentemente nel Sessantotto come istigazione alla piena libertà sessuale. Inserito nel cerchio, che simboleggia l’eternità, con il detto “DO IT”  (“fa’ ciò che vuoi”), il “segno d’otarda” simboleggia l’assoluta emancipazione da Dio»

DO IT (fa ciò che vuoi)

DO IT (fa ciò che vuoi)

Un' altra interpretazione sempre negativa riguardo a questo simbolo ideato da Gerald Holtom, ci viene dal paganesimo stesso: questa è la runa "Algiz" e sta ad indicare le forze positive, cioè un uomo messo in piedi con le braccia aperte.
Capovolta, diventa la runa Yr... e anche il significato si capovolge; infatti il nome con cui è meglio conosciuta questa runa è toten-rune, runa della Morte. Essa rappresenta la Luna che scompare, calante, mutevole.
La runa Yr dunque è la runa dell'errore, della confusione, sia attraverso l'eccitamento della passione (amore, gioco, bere), sia attraverso le parole false, che cercano di piegare l'oppositore con parole pretestuose piuttosto che con reali ragioni. L'uomo di Yr, pertanto è "rovesciato", aperto alle influenze subliminali, notturne ed infere. 

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