domenica 26 ottobre 2014

preghiera del cuore


E se avessimo un Komboskini al posto del cellulare?


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Come sarebbe la nostra vita se al posto del cellulare avessimo con noi un komboskini?
Che cosa succederebbe se lo avessimo sempre con noi?
Che cosa succederebbe se lo usassimo più più volte al giorno?
E se tornassimo prontamente a casa dopo esserci accorti di averlo dimenticato?
Che cosa succederebbe se lo usassimo per ricevere messaggi chiari e affidabili?
Che cosa succederebbe se ciascuno di noi diventasse dipendente così da non poter vivere senza di esso?
Che cosa succederebbe se cominciassimo a regalarlo ai nostri bambini insegnandogli poi ad usarlo?
Che cosa succederebbe se noi lo usassimo durante i nostri viaggi?
Che cosa succederebbe se noi lo usassimo nei casi di emergenza?
Chissà…
Ci sarebbe anche un’altra nota positiva:
A differenza del nostro cellulare non ci dovremmo preoccupare di pagare 
per ulteriore credito. 
C’è già chi ha pagato per noi.
E allora: komboskini o cellulare?
Tratto e adattato da: pravmir.com


Canone di Preghiera




Fare un komboskini di 300 nodi al Signore segnandosi e inchinandosi con piccole prosternazioni in modo che la mano tocchi il ginocchio. Non è male se le ginocchia si flettono un poco. Questo contribuisce a non affaticarle e infonde compunzione perché, con la flessione delle ginocchia, mostriamo adorazione a Dio.

Fare un komboskini di 100 nodi alla Tutta Santa: "Santissima Madre di Dio salvami!", con piccole prosternazioni e segni di croce come sopra.

Dire "Gloria al Padre... ora e sempre..." "Alleluia" (3 volte). "Gloria a te o Dio, gloria a te" (3 volte con grandi prosternazioni).

Dire il salmo 50 "Pietà di me o Signore" a voce bassa con grandi prosternazioni quante sono necessarie per terminare il salmo (una per ogni versetto del salmo).

Recitare i tropari della Madre di Dio "Tu proteggi,,,", "Tu che sei tutta la mia speranza...", ecc. con grandi prosternazioni.

Recitare il tropario "A te si deve la gloria, Signore nostro Dio..." e dossologia a voce bassa con grandi prosternazioni.

Recitare il tropario "E' veramente degno" con grandi prosternazioni.

"Gloria al Padre... ora e sempre" "Alleluia" (3 volte). "Gloria a te o Dio" (3 volte) con grandi prosternazioni.
Le prosternazioni possono essere rare o frequenti a seconda della disposizione di ciascuno.

Questa è la PRIMA PARTE per noi stessi.
Si ripete la stessa parte dicendo: "Signore Gesù Cristo, abbi pietà dei tuoi servitori" e "Santissima Madre di Dio, salva i tuoi servitori", pregando per il mondo. Possiamo pure menzionare i nomi delle persone che hanno bisogno.

Si fa la stessa cosa nella TERZA PARTE dicendo: "Accorda il riposo Signore, alle anime dei tuoi servitori!", "Santissima Madre di Dio assisti i tuoi servitori!".

Alla fine si dice un komboskini di 100 nodi per il santo del monastero. Poi si legge l'Ufficio e in seguito si riposa un poco.

Prima di dormire il monaco incrocia le braccia al petto e recita i tropari funebri per ricordarsi della morte.

Il canone per i monaci del grande abito (corrispondenti ai monaci di voto solenne nel mondo latino) è di 300 prosternazioni e di 12 komboskini (di 100 nodi); quello del rasoforo (corrispondente al monaco di voto semplice nel mondo latino) o monaco del piccolo abito, è di 150 prosternazioni e 12 komboskini; quello del novizio è di 60 prosternazioni e 6 komboskini.

(Il testo è stato tratto dalla biografia ufficiale di Padre Paisios del Monte Athos pubblicato a cura del monastero di Sourotì in Grecia).

http://traditioliturgica.blogspot.it/2012/09/il-canone-monastico-di-preghiera.html

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