sabato 29 novembre 2014

Sant'Andrea e la sua croce

Sant'Andrea e la sua croce. Canti gregoriani in onore del santo fratello di Pietro


Venerazione delle reliquie della Croce di s. Andrea - 
Patrasso (Grecia)
In occasione della festa di Sant'Andrea apostolo "primo chiamato", Papa Francesco ha organizzato il viaggio in Turchia, in modo da poter partecipare alla celebrazione del Patrono della Chiesa Greca di Costantinopoli e contraccambiare la visita che il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha compiuto in diverse circostanze per celebrare con i Papi di Roma la festività dell'Apostolo Pietro.
Andrea, secondo la tradizione, fu martirizzato in Grecia, a Patrasso. Nella splendida e grandiosa cattedrale ortodossa della città portuale, ultimata nel 1974, sono conservate le reliquie insigni della sua testa e soprattutto la famosa croce decussata (cioè a forma di X) di sant'Andrea (o almeno le parti che rimangono). Quest'estate ho avuto l'opportunità di venerarle di persona...

Il rito romano antico ha delle bellissime antifone per l'ufficiatura vespertina, tratte dagli Atti di sant'Andrea, un testo che si colloca tra il 150 e il 200 d.C. e descrive le gesta e il martirio dell'Apostolo, che al cospetto della croce preparata per lui erompe in lodi e parla con umiltà, non sentendosi degno dello strumento di tortura del Cristo Maestro. Maximilla, citata nella quarta antifona, era una donna sanata e convertita dal Santo, che diede sepoltura al corpo straziato.

Ecco il canto gregoriano delle antifone del vespro. L'antifona Cum pervenisset al Magnificat è l'unica che viene prevista anche oggi allo stesso posto nel Vesperale romanum, le altre sono state sostituite con antifone che richiamano la chiamata di Andrea e Pietro. Invece l'antifona Salve Crux, così bella, è stata promossa nella liturgia delle ore attuali ad antifona del Benedictus per le lodi mattutine del 30 novembre, mentre la liturgia in italiano prevede l'antifona Andreas Christi famulus, per introdurre il cantico della Vergine Maria al vespro della festa.
Penso comunque che soprattutto la 5a antifona, la quale manda all'inferno i persecutori del Giusto e al Paradiso, attraverso la via della croce, i fedeli di Gesù, fosse troppo "dura" una volta tradotta in lingue comprensibili....




Ant.1: Salve crux pretiosa, suscipe discipulum eius, qui pependit in te magister meus Christus.
Salve, croce preziosa, ricevi il discepolo di colui che in te fu sospeso, Cristo, mio maestro.

Ant.2: Beatus Andreas orabat, dicens: Domine Rex aeternae gloriae, suscipe me pendentem in patibulo.
Il Beato Andrea pregava dicendo: Signore, Re di eterna gloria, accogli me che pendo dal patibolo.

Ant.3: Andreas Christi famulus, dignus Dei Apostolus, germanus Petri, et in passione socius.
Andrea, servo di Cristo, degno apostolo di Dio, fratello di Pietro e suo compagno nel martirio.

Ant.4: Maximilla Christo amabilis tulit corpus Apostoli, optimo loco cum aromatibus sepelivit.
Maximilla cara a Cristo, prese il corpo dell'Apostolo, e lo seppellì con aromi in un luogo splendido.

Ant.5: Qui persequebantur iustum, demersisti eos Domine in inferno, et in ligno crucis dux iusti fuisti.
Quanti perseguitavano il giusto, li hai sprofondati all'inferno, Signore, tu che fosti guida del giusto sul legno della croce.

Ant. al Magn.: Cum pervenisset beatus Andreas ad locum, ubi crux parata erat, exclamavit et dixit: O bona crux, diu desiderata, et iam concupiscenti animo praeparata: securus et gaudens venio ad te, ita et tu exsultans suscipias me discipulum eius, qui pependit in te.
Quando il beato Andrea giunse al luogo dov'era approntata la croce, esclamò dicendo: "O croce di bontà, a lungo desiderata, ora sei preparata e il mio spirito è attratto a te: con sicurezza e gioia vengo a te, e tu, allo stesso modo, accogli con esultanza me, discepolo di colui che già  su di te fu appeso.



Reliquia del capo di sant'Andrea Apostolo, 
 nella cattedrale ortodossa di Patrasso (Grecia)

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