lunedì 15 febbraio 2016

senza spargimento di sangue non c'è remissione dei peccati


"senza spargimento di sangue 
non c`è perdono dei peccati" (Ebrei 19:22)



Dalla lettera agli Ebrei.
Cristo, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna.
   Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca che si sparge su quelli che sono contaminati, li santificano, purificandoli nella carne, quanto più il Sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire il Dio vivente? Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe com­messe sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati rice­vano l'eredità eterna che è stata promessa. Parola di Dio.

Prefazio
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
   Tu l'hai mandato in questo mondo,
perché, vittima della nuova Pasqua,
liberasse il genere umano dalla potenza delle tenebre
e, purificato da ogni colpa nel suo Sangue prezioso,
il gregge disperso riconducesse a salvezza.
   Quanti sono stati lavati nel Sangue dell'Agnello
lo seguiranno e saranno partecipi
senza fine della sua gloria.
   Per questo, uniti agli Angeli e agli Arcangeli
e a tutti i Santi del cielo,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode.
Santo, Santo, Santo, ...

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