sabato 26 novembre 2016

violenza sulle donne

Dopo aver lavorato anni e anni per creare una società intrisa di male e di violenza, gli stessi personaggi intonano ora le paraliturgie laiche contro il “femminicidio” e la violenza contro le donne. Di sicuro assassinano l’italiano, ma anche la matematica, visto che i due terzi delle vittime di omicidio sono di sesso maschile.
di Paolo Deotto


Anzitutto bisognerebbe dare un’occhiata alle cifre, ma forse la matematica è “fascista”. Sta di fatto che se leggiamo gli ultimi dati forniti dalla Direzione Centrale di Polizia criminale (fonte: Ministero degli interni), scopriamo che i due terzi delle vittime di omicidio sono di sesso maschile

Ergo, sarebbe legittimo dire che, se c’è un’emergenza, questa è l’emergenza uominicidio. Sì, lo so, questa parola non esiste, ma se è per questo non esiste neanche “femminicidio”. Prima che fosse felicemente avviato il massacro dell’italiano, si parlava solo e unicamente di “omicidio”. La mania dei neologismi cretini sta trasformando la lingua di Dante in un mix di lingua-Basaglia con grugniti primordiali. Ma poi, visto che l’inarrestabile progresso ci ha svelato che esistono innumerevoli varianti al vecchio e stantio schema uomo/donna, sarebbe il caso di parlare anche di frocicidio, lesbocidio, queercidio e così via pazzerellando.

zzzzbnngvnLasciamo perdere. Oggi, dunque, è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e quindi tutti, allineati e coperti, devono proclamare che questo è un problema terribile. Beninteso, finché continueremo ad esempio a portarci in casa torme di maomettani, uomini violenti e perlopiù primitivi (inevitabile, considerando le loro fonti educative – si fa per dire e culturali – si fa sempre per dire), questo problema diventerà sempre più serio. Però se una donna è violentata o uccisa da uno di questi bei soggetti, non si scatenano i deliri femministi, perché l’islamico è, lo sanno tutti, buono e mite. Erano buoni e miti anche gli islamici che lo scorso Capodanno trasformarono in incubo la festa, facendo la festa a moltissime donne a Colonia. In occasione di quello stupro di massa, la stampa laica-progressista-democratica-ecosìvia fu molto nell’imbarazzo…

Ma lasciamo perdere anche questo. Restiamo a casa nostra, che già basta e avanza.

Dunque, violenza sulle donne. Anche quest’anno le solite stucchevoli paraliturgie. Inutile tediarvi riportando le dichiarazioni tutte uguali. I vari telegiornali vi avranno già saturato e vi satureranno ancora stasera e domani. L’orgia del conformismo organizza manifestazioni varie e poi tutti a casa, tutti contenti.

zbrbnCiò che francamente dà il voltastomaco è vedere che, come sempre, gli stessi soggetti che hanno demolito la nostra civiltà, già cristiana, ora hanno la spudoratezza di deprecare la violenza.

Le prodi paladine e paladini dei “diritti della donna”, che a partire dal sessantotto hanno trasformato la donna in un oggetto sessuale, che hanno sfasciato la famiglia, che hanno “lottato” per il diritto all’omicidio del più innocente tra gli innocenti, il bimbo nel grembo materno, hanno la faccia di bronzo di parlare di violenza e di deprecarla.

zzzzmnccrnnQuesti personaggi hanno dedicato la loro vita alla creazione di una società malata di violenza e ora, poverini, sono tutti turbati dalla violenza che esplode nella società. Non sanno che la lunga convivenza col male porta solo malvagità? Non si ricordano che il dottor Jekyll, avendo giocato troppo con il male, a un certo punto perde il controllo della situazione e si trasforma nel malvagio mister Hyde, anche senza bere la pozione che lui stesso aveva inventato?

Guardiamo alcune di queste persone, solo alcune. Sono più che sufficienti. Ecco la signora Bonino, ripresa nei suoi fasti giovanili (in alto a sinistra) e, nella gioiosa vecchiezza (in alto a destra). 

Ecco la signora Cirinnà (a sinistra), che dopo tanti anni passati a battersi per i diritti degli animali, ha pensato bene di adoperarsi per imbestialire le persone e ha posto la sua firma sulla legge che ha introdotto anche nell’Italia ex-cattolica il frociomatrimonio.

Violenti contro le persone e violenti contro Dio. E ora, facce di bronzo che parlano contro la violenza.

Basta, per favore, basta con questi stomachevoli festival della più demente ipocrisia, o della più ipocrita demenza. Signori e signore progressisti, guardate l’immagine qua sotto. È un morto assassinato. È di sesso maschile o femminile? Non si sa. L’unico dato certo è che è morto ammazzato, ma è altrettanto certo che i suoi assassini non conosceranno mai la galera, perché hanno agito sotto l’ombrello della legge che garantisce alla donna il “diritto” di abortire. Quella legge che voi avete voluto e che difendete a spada tratta, facendo ora il possibile e l’impossibile per abolire anche l’obiezione di coscienza dei medici.

Questa è la realtà che voi avete creato. Una realtà omicida. Un incubo che si ripete ogni giorno, al ritmo di circa trecento, ripeto trecento, vittime al giorno. State almeno zitti e zitte; non avete alcun titolo per deprecare la violenza.

http://www.riscossacristiana.it/unaltra-surreale-giornata-dellipocrisia-la-giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-donne-di-paolo-deotto/

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